Santiago de Compostela, giovedì 8 marzo; alle 6 sono sveglio, mi vesto veloce e esco per recarmi alla tomba dell'apostolo, ci sono ancora gruppi di ragazzi e ragazze che aspettano il sonno, a fianco della cattedrale due giovani si alternano a suonare la cornamusa, trovo la porta dalla praza do praterias aperta, dentro la cattedrale due donne che pregano a un banco. Scendo la scaletta della cripta, e rimango un po' a pregare.... Aspetto un po', a volte alle 7 un sacerdote entra a celebrare la messa dentro la cripta. Nel 2008 ho avuto la fortuna di trovare il cancello aperto, e il sacerdote mi ha permesso di rimanere. Questa mattina sono meno fortunato, non viene nessuno. Alle 8 ritorno a letto e dormo fino alle 10,30 per le 11,30 lascio la pensione con tutto il mio bagaglio e vado in cattedrale per la messa del pellegrino, mi siedo in prima fila, non c'è molta gente e pochi anche pellegrini ( a parte gli spagnoli e quelli in bici, gli altri si riconoscono tutti) siamo forse una dozzina. E la prima volta che arrivo a Santiago e trovo così pochi pellegrini. Alle due sono alla stazione degli autobus, mangio un piatto di cozze e una birra, nel tavolino a fianco una coppia anziana, sono di Oviedo (Asturia) vanno a Siviglia dalla figlia. A tutti i costi offre una birra e il caffè, prendiamo lo stesso autobus per l'aeroporto, e passiamo un'oretta a chiacchierare. Scopro una cosa..... Rayanair per due volte mi ha fatto pagare l'imbarco del bastone come un bagaglio speciale, qui a Santiago no... Il bastone lo imbarcano gratuito e lo mettono in un apposito contenitore, una specie di tubo, ringrazio la ragazza e gli mostro la foto del mio bastone all'arrivo a lisbona (spezzato). La rivedo al Gate d'imbarco, mi augura buon viaggio e aggiunge... Anche al tuo bastone, sorride....puntuale a Bergamo con la consegna immediata del bagaglio, sono le 22,30 telefono a Don Lucio alla casa del Giovane (grazie a Oriano che mi ha informato per e-mail dell'accoglienza che Don Lucio offre ai pellegrini) bus per la stazione e dopo il lungo sottopasso(200m) la casa del Giovane, mi stanno aspettando, più che un'albergue per pellegrini sembra un hotel. Domani mattina vedrò Don Lucio. E poi il treno per la Valtellina.
Saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito su questo blog e sul Sito di Pellegrinibelluno.it
Eeeee..... Un a risentirci al prossimo cammino.
Shalom
stephanos paroikos & parepidemus
giovedì 8 marzo 2012
Santiago de Compostela
Come un bambino che lecca un gelato solo sfiorandolo perché duri di più e assaporarlo più a lungo! Così il mio cammino di oggi, 8 ore per fare 20km. Sono le 10 che parto mi fermo con tutti quelli che incontro a parlare. Entro in un bar per un bicchiere di bianco, ne bevo due(offerti uno da un cliente e uno dal titolare) la figlia del titolare ha 5 anni come la mia Agata, e non smette di fare domande.... Gli piace il mio orecchino con la croce di Santiago, faccio una foto assieme e poi mi lascia senza parole... Gli dico la croce dove e morto Cristo.... Una bambina di 5 anni di nome Candela mi risponde, jesu non e morto.... E un mistero....
Si Candela, e un mistero... Come il cammino, nel cammino incontri il tuo passato, la tua infanzia, parli con i tuoi cari che ora sono defunti, incontri te stesso.... Incontri la tua anima e cammini fianco a fianco mano nella mano..... Mistero del Cammino. Mi fermo in un ristorante, entro per chiedere se hanno anche camere per pellegrini, un simpatico ragazzo mi dice di no, ma e incuriosito de mio cammino, ordino un bianco... Non trova quello per me, va a prendere una bottiglia, la apre e mi versa un bianco in un bicchiere della birra. Mi offre un piatto con 7/8 cozze condite con una salsa piccante, il ragazzo e troppo interessato ai miei cammini. Vede i miei filmati e continua a dire empresionante..... Mi versa un altro bianco e porta un piatto con sopra dei pezzi abbrustoliti che sembrano pezzi di muso di maiale, ne mangio due o tre e chiedo che sono. Oregia mi dice ( sono le orecchie di maiale) non ne mangio più. Faccio una foto con Eloy e gliela mando per e-mail, era talmente. Attratto dai miei cammini che sicuramente quello e un futuro pellegrino. Mi fa pagare solo un bianco, uno lo offre lui e i due piatti dice che sono "tapa". Entro in Santiago attraverso la Calzada de Sar, forse la bui bella entrata dei vari cammini che arrivano a Santiago. In cima a una dura salita attraverso una strada lastricata di pietra, improvviso davanti la visione delle torri della cattedrale ( non ci sono più indicazioni) il pellegrino cammina a vista. Attraverso il Rio Sar sul ponte medioevale di pietra e subito a sinistra, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, monumento Nazionale (la più bella chiesa Romana di Santiago) entro per una preghiera e un cero, la custode mi fa visitare la collegiata e mi mette il sello(prezioso) dice che pochissimi pellegrini si fermano alla chiesa, attratti dall'arrivo alla cattedrale. Salgo la rua do Sar fischiettando e cantando, sono le 18 che arrivo in Praza das Praterias
Entro nella cattedrale ma solo per un segno di croce e un " grazie Santiago"
Sono sereno e il cuore aperto, non mi viene come solito quel groppo alla gola.
L'officina del Pellegrino ha cambiato posto ( non e molto distante) sono l'unico pellegrino e tre addetti a registrare i pellegrini e rilasciare la compostela. la ragazza mi chiede " da Sevilla? Todo a pie?" rispondo " No ho preso l'avion" ride ma sono incuriositi dal mio bastone, gli dico un po' di storia del bordone e gli mostro alcune foto.... La ragazza e incantata, gli lascio la mia mail e l'indirizzo per accedere ai miei album dei cammini. Non ci sono altri pellegrini nemmeno in Praza do Obradoiro, trovo una pensione, domani a Messa alla cattedrale e in serata ritorno in Italia.
Slalom
Si Candela, e un mistero... Come il cammino, nel cammino incontri il tuo passato, la tua infanzia, parli con i tuoi cari che ora sono defunti, incontri te stesso.... Incontri la tua anima e cammini fianco a fianco mano nella mano..... Mistero del Cammino. Mi fermo in un ristorante, entro per chiedere se hanno anche camere per pellegrini, un simpatico ragazzo mi dice di no, ma e incuriosito de mio cammino, ordino un bianco... Non trova quello per me, va a prendere una bottiglia, la apre e mi versa un bianco in un bicchiere della birra. Mi offre un piatto con 7/8 cozze condite con una salsa piccante, il ragazzo e troppo interessato ai miei cammini. Vede i miei filmati e continua a dire empresionante..... Mi versa un altro bianco e porta un piatto con sopra dei pezzi abbrustoliti che sembrano pezzi di muso di maiale, ne mangio due o tre e chiedo che sono. Oregia mi dice ( sono le orecchie di maiale) non ne mangio più. Faccio una foto con Eloy e gliela mando per e-mail, era talmente. Attratto dai miei cammini che sicuramente quello e un futuro pellegrino. Mi fa pagare solo un bianco, uno lo offre lui e i due piatti dice che sono "tapa". Entro in Santiago attraverso la Calzada de Sar, forse la bui bella entrata dei vari cammini che arrivano a Santiago. In cima a una dura salita attraverso una strada lastricata di pietra, improvviso davanti la visione delle torri della cattedrale ( non ci sono più indicazioni) il pellegrino cammina a vista. Attraverso il Rio Sar sul ponte medioevale di pietra e subito a sinistra, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, monumento Nazionale (la più bella chiesa Romana di Santiago) entro per una preghiera e un cero, la custode mi fa visitare la collegiata e mi mette il sello(prezioso) dice che pochissimi pellegrini si fermano alla chiesa, attratti dall'arrivo alla cattedrale. Salgo la rua do Sar fischiettando e cantando, sono le 18 che arrivo in Praza das Praterias
Entro nella cattedrale ma solo per un segno di croce e un " grazie Santiago"
Sono sereno e il cuore aperto, non mi viene come solito quel groppo alla gola.
L'officina del Pellegrino ha cambiato posto ( non e molto distante) sono l'unico pellegrino e tre addetti a registrare i pellegrini e rilasciare la compostela. la ragazza mi chiede " da Sevilla? Todo a pie?" rispondo " No ho preso l'avion" ride ma sono incuriositi dal mio bastone, gli dico un po' di storia del bordone e gli mostro alcune foto.... La ragazza e incantata, gli lascio la mia mail e l'indirizzo per accedere ai miei album dei cammini. Non ci sono altri pellegrini nemmeno in Praza do Obradoiro, trovo una pensione, domani a Messa alla cattedrale e in serata ritorno in Italia.
Slalom
martedì 6 marzo 2012
Ponte Ulla
Martedì 6 marzo:
Parto presto con voglia di camminare, sono 38 km per arrivare a Outerio, non perdo tempo in giri viziosi, faccio tutta carettera, dopo un'ora passo davanti al bar dove avrei dovuto cenare ieri sera se andavo all'albergue, non mi fermo tiro dritto fino a Silleda. Qui prendo un caffè con leche e una madalena, veloce e poi in cammino.... Evito di guardare le frecce gialle, tanto lo so che mi fanno fare un giro e tornano sulla strada, per le 13 sono a Bandeira mi fermo a mangiare una Sopa caliente e una birra, dopo il paese prendo a destra per il cammino, devo passare a trovare Andrea e Cristina.... Entro nel
cancello aperto e un Cerbero mi si para davanti abbaiando, esce Andrea, mi dice ti stavo aspettando ( mi ha visto sulla strada alle 9 e mi ha riconosciuto, ha detto a Cristina sta arrivando Stefano di nuovo sul cammino) stanno finendo di pranzare, mi invitano ma io ho appena mangiato, un caffè .... Un bella chiacchierata tra amici e poi le foto di rito. Ha sistemato la casa x benino ( bravo Andrea, ma molta della farina e di Cristina) ospita già qualche pellegrino ma sta sistemando la casa adiacente per creare un dormitorio e una taverna per pellegrini, nel frattempo aspetta i permessi per fare le cose regolari. Un altro caffè e il sello ( fatto a mano da Cristina) poi un abbraccio e li saluto. Manca poco a Ponte Ulla ( forse 8/9 km) ci arrivo che sono le 17, non ho voglia di andare nell'albergue di Outeiro da solo e al freddo ( l'albergue e isolato, le prime case dove c'è solo un bar stanno a più di un km) chiedo in paese un bar ha qualche camera, prima di dire si controllo.... Proseguo fino alla statale dove so che c'è una pension, O Cruceiro mi chiede 28€ per la mezza pensione, ne vale molti di più,
Camera ampia e bagno di almeno 12 mq. Non faccio la doccia, mi immergono in un bagno caldo e ne esco solo dopo più di mezz'ora, ci voleva questa e l'ultima sera prima di Santiago, gli antichi pellegrini si lavavano dalle fatiche a Labacolla, io mi sono rimesso a nuovo qui, domani per mezzogiorno sono alla messa del Pellegrino. Comincio a sentire l'emozione, forse dopo più di mille km mi scapperà pure qualche lacrima.
Shalom
Parto presto con voglia di camminare, sono 38 km per arrivare a Outerio, non perdo tempo in giri viziosi, faccio tutta carettera, dopo un'ora passo davanti al bar dove avrei dovuto cenare ieri sera se andavo all'albergue, non mi fermo tiro dritto fino a Silleda. Qui prendo un caffè con leche e una madalena, veloce e poi in cammino.... Evito di guardare le frecce gialle, tanto lo so che mi fanno fare un giro e tornano sulla strada, per le 13 sono a Bandeira mi fermo a mangiare una Sopa caliente e una birra, dopo il paese prendo a destra per il cammino, devo passare a trovare Andrea e Cristina.... Entro nel
cancello aperto e un Cerbero mi si para davanti abbaiando, esce Andrea, mi dice ti stavo aspettando ( mi ha visto sulla strada alle 9 e mi ha riconosciuto, ha detto a Cristina sta arrivando Stefano di nuovo sul cammino) stanno finendo di pranzare, mi invitano ma io ho appena mangiato, un caffè .... Un bella chiacchierata tra amici e poi le foto di rito. Ha sistemato la casa x benino ( bravo Andrea, ma molta della farina e di Cristina) ospita già qualche pellegrino ma sta sistemando la casa adiacente per creare un dormitorio e una taverna per pellegrini, nel frattempo aspetta i permessi per fare le cose regolari. Un altro caffè e il sello ( fatto a mano da Cristina) poi un abbraccio e li saluto. Manca poco a Ponte Ulla ( forse 8/9 km) ci arrivo che sono le 17, non ho voglia di andare nell'albergue di Outeiro da solo e al freddo ( l'albergue e isolato, le prime case dove c'è solo un bar stanno a più di un km) chiedo in paese un bar ha qualche camera, prima di dire si controllo.... Proseguo fino alla statale dove so che c'è una pension, O Cruceiro mi chiede 28€ per la mezza pensione, ne vale molti di più,
Camera ampia e bagno di almeno 12 mq. Non faccio la doccia, mi immergono in un bagno caldo e ne esco solo dopo più di mezz'ora, ci voleva questa e l'ultima sera prima di Santiago, gli antichi pellegrini si lavavano dalle fatiche a Labacolla, io mi sono rimesso a nuovo qui, domani per mezzogiorno sono alla messa del Pellegrino. Comincio a sentire l'emozione, forse dopo più di mille km mi scapperà pure qualche lacrima.
Shalom
lunedì 5 marzo 2012
A Laxe
Ieri sera la signora della casa rural, siccome era Domenica, anticipa la chiusura alle 20, quindi a letto presto (mi porto la coppa di cognac in camera) chiamo Oriano su Skype e lo trovo..... Parliamo un po', mi ha fatto piacere parlare un po' con un amico.
Poi subito a letto, dormo come un angioletto tra le lenzuola pulite, penso a Kim dentro al suo saccapelo tutta vestita e rannicchiata come un ghiro.
Alle 7 sento il proprietario che apre il bar (la signora no..... Dorme e ingrassa) prendo il caffellatte e alcune fette di torta e poi parto. Fa freddo, ed e tutto brinato, il cammino passa per boschi di querce e eucaliptus nelle vallate e poi quando si sale di quota sono solo boscaglie di ginestre che cominciano a fiorire, forse era meglio se facevo la carrettera che aggira le colline con ampie curve, il cammino e un continuo salire e scendere e anche se più corto senza dubbio e molto più faticoso. Alle 11,30 sono a Castro Dozon, mi fermo per un bianco, nell'unico bar la signora non mi fa nemmeno un panino, mi dice a 4 km santo Domingo c'è un ristorante, arrivo li e ricordo il posto, nel 2010 ci ho mangiato in una sala affollata di operai e camionisti, ora sono solo a parte due clienti al bar, mangio una Sopa caliente e tre uova fritte con peperoni alla griglia e mezzo litro di vino, bevo il caffè veloce e parto, non mi piace mangiare al freddo ( ho messo la giacca per mangiare, avevo freddo) non seguo più il cammino, faccio tutta carrettera la N525 che ho iniziato a granja de mureruela al km 0 ora segna il km 283.
Traffico quasi inesistente, in due ore sono a Lalin, bella cittadina industriale, percorro tutta la via principale vetrine di lusso e gente benestante.... Diversa dai paesi agricoli, mi dirigo verso il poligono deportivo che sta a 5 km e sono all'albergue del Pellegrino di A Laxe, come da un po' di tempo anche questa sera sono solo.
Andrò al bar che sta sulla carrettera a mezzo chilometro a cena e a fare due chiacchiere, li trovo Wi-Fi e pubblico il blog. Domani dopo Silleda passo a salutare Cristina e Andrea ( due ragazzi italiani che hanno comperato casa qui) e poi a Outeiro, ultima tappa prima di Santiago, ieri ho prenotato il volo di ritorno, Santiago- Bergamo diretto per la sera dell'8 marzo, arrivo a Bergamo alle 22'20 ma dormo in aeroporto, la mattina prendo il treno per la Valtellina.
Una sensazione strana..... E la prima volta che arrivando a Santiago non provo ansia....forse perché ci ho preso la mano.... Mah....
Shalom
domenica 4 marzo 2012
San Cristobal de Cea
Mi sveglio un po' intronato dopo una serata tra amici, nel bar Acapulco si e formato un capannello di gente, la signora del bar, i tre ospitaleri ( uno di questi un professore universitario e studioso di antichi testi) e un po' di avventori, tutti interessati ai miei racconti e alle immagini dei miei cammini a Gerusalemme. Facciamo tardi e offrono da bere a turno (troppo)
Io e il professore beviamo forse 5 o 6 coppe di cognac a testa.... Alle 7,15 mi metto sotto la doccia per darmi una scrollata, sono solo come da diversi giorni, alle 8 chiudo la porta alle mie spalle e mi metto in cammino.
Ourense, la domenica mattina e deserta come il Sinai... Un gruppetto di ragazzi ubriachi e un paio di ragazze seminude che cercano un taxi per rientrare a casa, sono le uniche persone che vedo. Attraverso il ponte romano a una Caixa prelevo 200€ e poco avanti prima di lasciare la città trovo un bar aperto per un caffè. Inizia la salita sul cammino reale che mi porta all'eremita de San Marcos da dove si domina tutta la città e la vallata sottostante, non ho fretta, faccio foto e cammino tranquillo immerso nel mio mal di testa e nei miei pensieri. Alle 13
Sono a Bouzas e mi fermo a mangiare un boccone, entro in un bar per una birra e un caffè e passo mezz'ora a chiacchierare con la gente. Alle 16 sono a Cea, Orlando dorme sul divano quando entro in albergue, non mi riconosce.... Metto il sello e non mi fermo, lo saluto freddo come mi ha salutato lui. Passo per il paese e incrocio un funerale (una donna anziana) telefono a "O Refugio" un albergue privato a due chilometri, la signora mi dice che e aperto e mi aspetta. Invece di 5€ ne spendo 10 ma dormo tra le lenzuola al caldo e non esco più per cercare dove cenare. Questa sera cena alle 20 e subito a letto. Ora cerco di prenotare un volo per il rientro, per il 7 marzo sono a Santiago e per l'otto o il nove penso di rientrare in Italia.
Hasta la magnana
Shalom
Iscriviti a:
Post (Atom)