giovedì 8 marzo 2012

Santiago de Compostela

Come un bambino che lecca un gelato solo sfiorandolo perché duri di più e assaporarlo più a lungo! Così il mio cammino di oggi, 8 ore per fare 20km. Sono le 10 che parto mi fermo con tutti quelli che incontro a parlare. Entro in un bar per un bicchiere di bianco, ne bevo due(offerti uno da un cliente e uno dal titolare) la figlia del titolare ha 5 anni come la mia Agata, e non smette di fare domande.... Gli piace il mio orecchino con la croce di Santiago, faccio una foto assieme e poi mi lascia senza parole... Gli dico la croce dove e morto Cristo.... Una bambina di 5 anni di nome Candela mi risponde, jesu non e morto.... E un mistero....
Si Candela, e un mistero... Come il cammino, nel cammino incontri il tuo passato, la tua infanzia, parli con i tuoi cari che ora sono defunti, incontri te stesso.... Incontri la tua anima e cammini fianco a fianco mano nella mano..... Mistero del Cammino. Mi fermo in un ristorante, entro per chiedere se hanno anche camere per pellegrini, un simpatico ragazzo mi dice di no, ma e incuriosito de mio cammino, ordino un bianco... Non trova quello per me, va a prendere una bottiglia, la apre e mi versa un bianco in un bicchiere della birra. Mi offre un piatto con 7/8 cozze condite con una salsa piccante, il ragazzo e troppo interessato ai miei cammini. Vede i miei filmati e continua a dire empresionante..... Mi versa un altro bianco e porta un piatto con sopra dei pezzi abbrustoliti che sembrano pezzi di muso di maiale, ne mangio due o tre e chiedo che sono. Oregia mi dice ( sono le orecchie di maiale) non ne mangio più. Faccio una foto con Eloy e gliela mando per e-mail, era talmente. Attratto dai miei cammini che sicuramente quello e un futuro pellegrino. Mi fa pagare solo un bianco, uno lo offre lui e i due piatti dice che sono "tapa". Entro in Santiago attraverso la Calzada de Sar, forse la bui bella entrata dei vari cammini che arrivano a Santiago. In cima a una dura salita attraverso una strada lastricata di pietra, improvviso davanti la visione delle torri della cattedrale ( non ci sono più indicazioni) il pellegrino cammina a vista. Attraverso il Rio Sar sul ponte medioevale di pietra e subito a sinistra, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, monumento Nazionale (la più bella chiesa Romana di Santiago) entro per una preghiera e un cero, la custode mi fa visitare la collegiata e mi mette il sello(prezioso) dice che pochissimi pellegrini si fermano alla chiesa, attratti dall'arrivo alla cattedrale. Salgo la rua do Sar fischiettando e cantando, sono le 18 che arrivo in Praza das Praterias
Entro nella cattedrale ma solo per un segno di croce e un " grazie Santiago"
Sono sereno e il cuore aperto, non mi viene come solito quel groppo alla gola.
L'officina del Pellegrino ha cambiato posto ( non e molto distante) sono l'unico pellegrino e tre addetti a registrare i pellegrini e rilasciare la compostela. la ragazza mi chiede " da Sevilla? Todo a pie?" rispondo " No ho preso l'avion" ride ma sono incuriositi dal mio bastone, gli dico un po' di storia del bordone e gli mostro alcune foto.... La ragazza e incantata, gli lascio la mia mail e l'indirizzo per accedere ai miei album dei cammini. Non ci sono altri pellegrini nemmeno in Praza do Obradoiro, trovo una pensione, domani a Messa alla cattedrale e in serata ritorno in Italia.
Slalom

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